Ho letto CREATURE SIMILI "il dark a Milano negli anni 80" ed ho capito che...
Ho finalmente letto Creature Simili, il dark a milano negli anni 80, di Simone Tosoni ed Emanuela Zuccalà, ed ho capito che gli skinheads erano un dito nel sedere per tutti quanti.
Questo libro è stato pubblicato nel 2013 ma siccome si parla degli anni 80 non è mai troppo tardi per leggerlo e vi consiglio di farlo. L'ho letto tutto d'un fiato nonostante la mia pigrizia.
Dalle prime righe si fa subito una fotografia della situazione: "i Funeral Party con le voci di Peter Murphy e Ian Curtis sparate da cassette gracchianti. Le coltellate in via Torino e le fughe dagli skin".
Siamo nella Milano anni 80, la Milano da bere, i socialisti di Bettino Craxi al governo e nell'amministrazione comunale. L'Italia usciva con le ossa rotte da una stagione politica violenta, gli anni 70 e del terrorismo, a qualcuno sembrava di tirare un sospiro di sollievo, una boccata d'aria a confronto degli anni passati, ma i ragazzi di strada no, i ragazzi di strada vivevano ancora un disagio. Ed è qui, nella strada, che si incrociano le vite, le amicizie e le rivalità di tutte le sottoculture.
Negli anni 80 a Milano come nel resto del paese e d'Europa "convivevano" molte realtà: dai punk ai mods, dai dark ai rapper, dagli skinheads ai rockabilly. Ce n'era per tutti. La repressione della polizia era asfissiante e "mentre il punk urlava fuori, il dark urlava dentro".
Il punk aveva un approccio nichilista, violento e distruttivo, il dark o "creature simili" (come si definivano i piu impegnati politicamente) era introverso e "quasi costruttivo", artistico rispetto ai primi. Non a caso (leggendo dalle interviste) molti di quelli che partecipavano alla creazione delle fanzine sono rimaste delle persone creative e in alcuni casi ne è diventata una professione, vedi Andy dei Bluvertigo ad esempio.
Quando qui si fa riferimento agli skinheads, si parla di quelli vicini alla destra radicale, solo in qualche caso (mi pare di ricordare) si cita erroneamente la controparte con il nome di "redskin" (dico erroneamente perche a quei tempi solo in Inghilterra stava nascendo un certo orientamento attorno alla band The Redskins, appunto, probabilmente erano degli apolitici).
Nessuno si vedeva di buon occhio l'uno con gli altri, persino tra i stessi dark c'erano quelli che venivano da esperienze vicine al Virus e quelli che vedevi soltanto in altri contesti come discoteche, pub ed altri eventi, ma come diceva qualcuno "quando vedevi gli skin dovevi cambiare strada".
Mi fermo qui altrimenti potrei spoilerare troppo, ma spero di avervi stuzzicato la voglia di leggerlo, anche se come me non si è di Milano.
Ringrazio Eli R. per avermi dato questo libro.
Ho letto CREATURE SIMILI ed ho capito che...
Reviewed by Harry Palmer
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martedì, settembre 17, 2019
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